martedì 9 giugno 2020

☆ Recensione ☆ Kathryn Hughes - La chiave dei ricordi


Il segreto di una donna segnerà il destino di un'altra.


Da dove si ricomincia, quando si ha perso tutto? Sarah non ha ancora una risposta. A trentotto anni, dopo un divorzio difficile, è tornata a casa dei genitori, convinta di non avere più un futuro. Per distrarsi dai suoi problemi, decide di scrivere un libro su Ambergate, l'ospedale psichiatrico in cui aveva lavorato il padre, ormai chiuso da anni e che verrà presto demolito. Girovagando tra i corridoi di quell'enorme edificio in rovina, Sarah s’imbatte in una vecchia, polverosa valigia, abbandonata lì chissà quando da una paziente. Dentro c'è un biglietto su cui sono scritte poche righe che, sorprendentemente, la riguardano molto da vicino…
Rintracciare quella paziente diventa allora una missione. Spinta da una forza che credeva di aver perduto, Sarah insegue i labili indizi lasciati da quella donna, ricostruendo la storia di un dolore così grande da essere scambiato per follia, di un amore capace di rischiarare anche le tenebre più buie, di un segreto rimasto sepolto troppo a lungo. Un segreto che potrebbe cambiare anche la vita di Sarah.

Genere: Narrativa | Romanzo rosa 
Prima pubblicazione: 2019
Titolo originale: The Key

Recensione:
🌟🌟🌟🌟

Dopo la chiusura di una storia d'amore durata dieci anni, Sarah torna nella casa di suo padre. Lei soffre ancora per il fallimento del suo matrimonio, lui invece fa fatica ad accettare la perdita della sua amata moglie. Vivono sotto lo stesso tetto, ma ognuno di loro ha un appuntamento fisso giornaliero: Sarah, nella struttura che prima ospitava i malati di mente, ora in rovina; il padre, Stephen, al cimitero. 

"Le sue visite quotidiane al cimitero erano diventate un'ossessione, più che un'abitudine. Eppure lei sentiva che mancava qualcosa. La sincerità del loro matrimonio e del loro affetto reciproco era innegabile, ma c'era comunque qualcosa che non tornava: era come completare un puzzle di mille pezzi e scoprire che ce n'erano solo novecentonovantanove. Il pezzo mancante guasta l'effetto finale. L'immagine è chiara, però l'occhio cade sempre li, dove c'è il buco."

Sarah lavora in una libreria ed è affascinata della storia di "Ambergate Lunatic Asylum". Nonostante il padre, ex psichiatra, si rifiuta di raccontarle la sua esperienza lavorativa dentro quelle mura, è determinata a continuare la ricerca per scrivere un libro dedicato, prima che venga demolito insieme ai suoi segreti. 

"Anche se andava ad Ambergate da mesi, ogni volta che svoltava l'angolo e se lo trovava davanti la sua imponenza le toglieva il fiato. Superava in eleganza molte ville signorili. Costruito in pietra calcarea, aveva una facciata sfarzosa e un'arcata d'ingresso sormontata da una cuppola ottagonale con un orologio. Chi aveva costruito l'istituto psichiatrico non aveva badato a spese e, benché i suoi elementi più preziosi fossero stati saccheggiati da tempo, rimanevano ancora intere pareti di piastrelle saltate e finestre di vetro colorato nella sala da ballo. Molte finestre erano state affondate e i dettagli in pietra della facciata erano stati rovinati dai viticci dell'edera."
 
Grazie alle continue ricerche di Sarah insieme Nathan, un giovane ragazzo che ha fatto diventare il vecchio ospedale la sua casa, viene scoperta nella soffita dell'edificio una valigia numerata, chiusa a chiave. Il suo contenuto rivela un mistero tutto da scoprire, un importante indizio nella tragica storia dei pazienti considerati un pericolo per la società. La voce narrante ci fa fare un tuffo nel passato, quando la tristezza, la depressione e la diversità erano considerati malattie e venivano trattatati con metodi brutali e violenti. Storie di persone che hanno vissuto intrappolate, profondamente segnate e incapaci di cambiare il proprio destino. "Ambergate Lunatic Asylum" è l'icona della casa per alcuni di loro, e della prigione per altri. I suoi lunghi corridoi raccontano una triste realtà, un mondo di camici bianchi sporco, unto e con odore di cavolo, disinfettante e sangue. 
Non mancano le storie d'amore: conosceremo personaggi segnati dalla perdita, dal tradimento, dall'illusione . Un sentimento che rappresenta pezzi di vita dolorosi, conservati nella memoria del cuore, ma anche il protagonista che salva e da speranza per un futuro migliore. 

《Che differenza c'è tra Dio e uno psichiatra?》 
Lui battè la matita sul taccuino. 《Non saprei. M'illumini, la prego.》 
《Dio non crede di essere uno psichiatra.》

Quali ricordi conserva la valigia misteriosa trovata da Sarah e perché è collegata in qualche modo alla storia della sua famiglia? Perché il desiderio così arduo di trovare il pezzo del puzzle mancante? Quali segreti nasconde suo padre e perché? 

"La chiave dei ricordi" è un viaggio pieno di emozioni, che mi ha tenuta incollata alle pagine. Una storia che inquieta, incuriosce e lascia un sapore amaro. 

 
 





 

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