giovedì 15 aprile 2021

Di cenere e di carne


Cresciuta in convento, Lucrezia non sa nulla della vita. Ha però un dono: è capace di far vivere le parole. Per questo viene scelta come dama di compagnia di un’eccentrica contessa, affinché legga per lei ad alta voce nelle stanze del suo palazzo, a volte per ore e senza che nessuno l’ascolti. È in uno dei vecchi volumi, che Lucrezia scopre qualcosa che sarebbe dovuto rimanere celato: un messaggio d’amore, da parte di un uomo coperto d’infamia.
Il figlio del demonio.
L’assassino.

Thomas ha sei anni quando per la prima volta sente bruciare la sua pelle. Non sa che ben presto quel dolore nella carne e le strane parole che gli escono dal petto con prepotenza gli cambieranno la vita. Tra le stanze affrescate di quello stesso palazzo, passato e presente sembrano confondersi e fondersi in un percorso già tracciato. Ma cos’è davvero il destino? Una condanna alla malvagità, la risposta a una vita incompleta o l’incontro di due anime che si sono rincorse attraverso i secoli? E cosa possiamo fare di fronte a esso se non accettare la nostra impotenza?


Genere: Paranormal romance / romanzo storico

Editore: Words Edizioni

Data pubblicazione: 07/04/2021


Recensione:

🌟🌟🌟🌟🌟


Vi è mai capitato di andare in un posto per la prima volta e avere la sensazione di essere a casa? Di scorgere lo sguardo di una sola persona tra migliaia e sapere di averla sempre cercata? 

Immaginate un palazzo come un labirinto, ricco di affreschi, quadri, passaggi segreti. Immaginate una biblioteca con libri antichi, che custodiscono messaggi d'amore. Parole che, pronunciate ad alta voce, valgono più di qualsiasi dichiarazione. 


"Fu un odore, la prima cosa a spalancarsi davanti a Lucrezia. Odore di polvere e carta, di legno e parole, di aria secca e tempo rimasto incastrato, sospeso."


Immaginate un uomo che ha sempre dovuto lottare con la crudeltà della gente, con i pregiudizi, con il proprio riflesso. Un essere incompreso, bisognoso d'affetto, che urla al mondo il suo dolore. Elias.

E Lucrezia, una ragazza semplice, umile, pura, con il dono di trasmettere la passione per la lettura. Un'orfana che ha imparato ad obbedire, a silenziare i pensieri, a lasciare la propria vita nelle mani degli altri. 

Tutto inizia da un biglietto trovato per caso, che in poche righe mostra l'anima di chi l'ha scritto. È possibile che sia proprio da parte di chi viene descritto come un assassino, un mostro, il figlio del demonio? 


"Qualcuno aveva amato, scrivendolo; forse di sfuggita, oppure disperatamente. Qualcuno che non sapeva che un giorno degli occhi estranei avrebbero sfiorato un frammento di quell'amore e se ne sarebbero appropriati."


Per la prima volta, Lucrezia sente di avere una missione, una ragione per sentirsi viva, di essere parte del mondo che la circonda. Quello che verrà a scoprire la cambierà per sempre ma ne varrà la pena. Perché in quest'avventura non sarà più sola. Forse non lo è mai stata e tutte le strade l'hanno portata verso il suo destino. 

E poi c'è Thomas, che festeggia il suo compleanno insieme ai genitori e i compagni di scuola. Ha un solo desiderio eppure vuole sfidare la sorte e spegnere le candeline due volte. Ma quello che gli si presenta davanti subito dopo ha le somiglianze di un incubo, così intenso da sembrare reale. Da quel momento, non se ne andrà più via, tormenterà le sue giornate e lo farà sembrare pazzo, malato agli occhi di tutti, incluso i suoi genitori. Nessuna parola di conforto lo potrà aiutare, nessuna terapia sarà in grado di guarirlo. Dentro di sé, Thomas sa che c'è una ragione per tutto ciò. Deve solo trovare i pezzi di puzzle mancanti e dare un senso alla sua agonia. Avrà tutte le sue risposte laddove tutto è iniziato: in Italia. Deve solo avere il coraggio di accettarle. 


"Thomas sapeva di muoversi un luoghi conosciuti, tra ombre e luci familiari che gli parlavano, sapevano. Che fossero reali o meno non aveva importanza per lui."


Un libro che mi ha affascinato, come forse solo da piccola mi accadeva, leggendo le fiabe. Un viaggio nel passato, tra polvere, odore di carta e parole che creano quadri. 

Una storia che si vive con tutti i sensi, grazie allo stile poetico dell'autrice. 

Credo fermamente che se dovesse essere ascoltata ad occhi chiusi, sarebbe come essere lì, in un tempo e spazio che sanno di infinito. Toccare le pareti fredde, sentire il legno che scricchiola sotto i piedi, il ticchettio dell'orologio, i battiti del cuore. Perdersi nelle stanze in degrado, dove il fuoco diventa cenere e la carne si stringe attorno a due anime legate da un amore incommensurabile. 

Poi aprire gli occhi e sentirsi spaesati. 

Alla fine di questo viaggio vi ritroverete con il respiro corto, con un nodo in gola, gli occhi lucidi e il desiderio ardente di trovare quel luogo che ha tanto da raccontare. Dove Elias e Lucrezia si riconosceranno sempre. 

"Di cenere e di carne" mi ha fatto provare una moltitudine di sentimenti e sono felice di averlo letto, perché non può mancare nella mia libreria. È uno di quei libri che non si dimenticano facilmente, perché lascia un segno indelebile. E io lo voglio custodire nella testa e nel cuore, perché lo considero immenso


《E se fosse questo il senso di tutto? Lo scopo fi ogni essere umano su questa terra?》

《Cosa? Aspettare immobili che il mondo ci si muova addosso?》

《No, ritrovarsi. Dopo essersi cercati disperatamente.》


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