domenica 6 dicembre 2020

☆ Recensione ☆ Antonietta Mirra - Nella carne e nell'anima


Greta è figlia di Adam Lockwood, magnate di una delle famiglie più potenti della malavita newyorchese. Vive indossando una maschera che la rende la figlia perfetta e compita agli occhi del padre che stravede per lei. Lusso, soldi e potere sono la sua forza, in essi si racchiude ogni suo desiderio.
Tranne uno.
Un desiderio corrotto, sbagliato. Un desiderio che ha il sapore della vergogna e del peccato.
Un desiderio che è una crepa nella sua maschera perfetta.
Un desiderio che si chiama Ryan.

Ryan è il suo fratellastro ma non hanno legami di sangue e l’unico sentimento che li unisce è il rancore.

Greta crede che lui voglia portarle via tutto ed appropriarsi del potere dei Lockwood mentre lui pensa che lei voglia estrometterlo dalla famiglia perché ha paura.
Ryan lavora presso le società della famiglia e sembra un uomo controllato e ineccepibile. In realtà anche lui indossa una maschera dietro cui si cela la tempesta.
Ryan è fuoco e pioggia.
Passione e violenza.
Il suo animo è tormentato dal desiderio di distruggere l’unica fonte di pericolo per la sua ascesa al potere. Ma quello stesso pericolo rappresenta anche la sua più grande perversione.
Una perversione che si chiama Greta.

Lui è dentro di lei.
Lei è dentro di lui.
Senza una ragione.
Senza un senso.
L’odio è l’unico appiglio che hanno per non affondare.
Ma l’abisso è sempre più vicino e un segreto è sul punto di essere rivelato.
Un segreto che li unisce. Dolorosamente.

Il filo sottile che mantiene in equilibrio le loro vite, all’improvviso si spezza.
Ryan finisce in prigione.
Greta crede di essere al sicuro.
Ma l’odio non può proteggerla dalla furia dell’ossessione.
Il potere dell’attrazione consuma la carne e indebolisce il cuore.
Quanto odio bisogna covare, tra polvere e cenere, per continuare a lottare senza cedere?

“La paura. La voglia. Il dolore.
Cos’ero per lui?
Solo carne?
O fiato?
Ero respiro?
Io ero la sua stessa anima.”

Romanzo autoconclusivo della serie "Pelle".


SERIE PELLE:

#1 Sei il confine della mia pelle (Blake e Alexandra) Autoconclusivo
#2 Nella carne e nell'anima (Ryan e Greta) Autoconclusivo
#3 Tutto l'amore che odio (Damien e Shaila) Autoconclusivo


Genere: Forbidden romance 

Editore: Self

Data pubblicazione: 12/01/2018


Recensione:

🌟🌟🌟🌟🌟


Greta Lockwood è una donna rispettata, forte, ambiziosa, ma anche fredda e disposta a tutto pur di avere tutto ciò che desidera. Il suo obbiettivo maggiore è l'eredità del padre, che non è intenzionata a condividere con il suo fratellastro, Ryan. 


" Adam credeva che io fossi disposta a tutto per lui: un'adorante e supplichevole figlia incapace di allontanarsi da lui e pronta a soddisfare ogni sua richiesta. O, persino, comando. Non immaginava neanche lontanamente chi io fossi davvero. Cosa ero diventata. Grazie a lui."


Greta vuole il potere assoluto, Ryan vuole il suo posto nella famiglia; un conflitto che dura da anni ma nasconde un amore proibito, selvaggio, letale. L'odio è il carburante che scorre nelle vene, il loro scudo. Senza quel sentimento, si sentono smascherati, vulnerabili, umani. L'opposto dell'odio, è la loro debolezza. 


"Mi guardava in modo strano, un modo diverso. Un modo incollerito ma allo stesso tempo glaciale, come se dentro quell'abisso di metallo fuso ed incandescente si celassero due anime pronte a scannarsi per prevalere. Non osavo immaginare quale delle due fosse piu pericolosa, perche sapevo che lo erano entrambe". (Greta)


"Non me ne liberavo, qualsiasi tentativo io facessi, era sempre un disastroso buco nell'acqua. Continuava ad inquinare le mie notti, ad avvelenare i miei giorni e nutrire l'ansia di possesso e di vendetta che faceva vibrare il mio sangue". (Ryan)


Come abbiamo letto nel romanzo precedente, il figlio adottivo di Adam è stato arrestato dopo aver rapito Alexandra e Blake, con l'intento di ucciderlo. Ma la sorte non è stata dalla sua parte perché la ragazza è figlia naturale dell'uomo che l'ha cresciuto. Dopo una lunga agonia, Adam Lockwood gli da la possibilità di uscire dal carcere e riprendere la sua vita da dove si era fermata, a patto che si dimentichi della  voglia smisurata di vendetta. 


L'incontro di Greta e Ryan fa scatenare un tumulto di emozioni contrastanti, gli destabilizza. Perché il loro legame è forte, nutre e distrugge. E se l'odio che provano l'uno per l'altra non fosse altro che la frustrazione a causa di un amore mai vissuto? 


《Mi hai sempre chiamato mostro. Io sono nato dalle tue stesse viscere, dai tuoi stessi desideri corrotti, dalle tue malattie. Mi hai curato con le tue perversioni e ho guardato il mondo attraverso i tuoi occhi. Si, sono un mostro. Il tuo. Solo e soltanto il tuo》.


"Ci odiavamo da sempre e allo stesso tempo ci desideravano. L'attrazione era una vera dannazione per due come noi che volevano soltanto liberarsi di quelle emozioni nefaste che ci avvelenavano la vita, impedendoci di andare avanti senza il pensiero fisso dell'esistenza dell'altro".


"Sei il confine della mia pelle" mi aveva fatto conoscere la penna particolare dell'autrice. Sapete che mi è piaciuto molto, ma con questo secondo romanzo della serie sono stata ancora più sopraffatta da emozioni fortissime. Il romanzo dedicato a Ryan e Greta è potente, intenso, coinvolgente, tiene sulle spine fino all'ultimo. Preparatevi per immergervi nella storia di due personaggi che ricorderete a lungo. 

Complimenti, Antonietta! 

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