In un mondo dove una ragazza può essere solo brava, obbediente e soprattutto bella, non c'è posto per giochi di guerra e corse a cavallo: ovvero per tutte le cose che Isabelle ama. Quando, costretta da Maman, si mozza le dita dei piedi per farle entrare nella scarpetta e aggiudicarsi il matrimonio con il principe, Isabelle viene scoperta. E al suo posto viene scelta Ella, la sorellastra buona, la perfetta Cenerentola delle fiabe. A Isabelle resta solo la vergogna più nera e l'ostilità di tutta Saint-Michel.
Ma è proprio vero che il destino di una sorellastra "cattiva" è vivere ai margini e che l'unica strada possibile è quella dell'infelicità? Il marchese de la Chance non la pensa così e forse l'unica cosa che può salvare Isabelle è capire che per tutte c'è una possibilità, e che la vera bellezza è scegliere la propria strada e percorrerla senza voltarsi indietro. Questa è una fiaba oscura. È una fiaba crudele. È una fiaba da un altro tempo, un tempo in cui i lupi restavano ad aspettare le bambine nella foresta. Quel tempo è ormai passato. Ma i lupi sono ancora qui e sono due volte più scaltri. Le bestie rimangono. E la morte ancora si nasconde in una spolverata di bianco. È crudele per qualunque ragazza che smarrisca il sentiero. Più crudele ancora per una ragazza che smarrisca se stessa. Sappi che è pericoloso allontanarsi dal sentiero. E tuttavia è molto più pericoloso non farlo. Età di lettura: da 13 anni.
Genere: Fantasy ( retelling)
Editore: Mondadori
Data pubblicazione: 23/06/2020
Recensione:
🌟🌟🌟🌟🌟
"In questo triste, difficile mondo esiste la magia. Una magia più potente del destino, più potente della sorte. Visibile nei luoghi più improbabili."
[...]
"È la magia di una fragile e fallibile creatura, capace sia di un indicibile crudeltà sia di estrema gentilezza. Risiede in ciascun essere umano, pronta a redimerci. A trasformarci. A salvarci. Se soltanto abbiamo il coraggio di ascoltarla.
È la magia del cuore umano."
Isabelle de la Paumé e Octavia sono le "brutte sorellastre" di Ella - la ragazza bella, dall'animo buono e gentile, che ha sposato il principe di Francia. Si è allontanata da casa, lasciando Maman in preda alla disperazione e le sorellastre zoppe nelle mani del destino. Tavi ha trovato la rassegnazione nei libri di matematica e scienze, mentre Isabelle è convinta che la ragione delle sue disgrazie sia dovuta all'aspetto fisico. Decide così di rivolgersi alla regina delle fate, come ha fatto Ella. Ma Tanaquill non è facile da convincere, perché i desideri più grandi vengono dal profondo del cuore, mentre quello di Isabelle è spezzato.
"Per tutta la vita, aveva sempre voluto, aveva sempre amato ... le cose sbagliate. Quelle che le avevano procurato guai, che le avevano spezzato il cuore, che non erano fatte per lei, perché il mondo aveva decretato così. Allora perché chiederle? Avrebbero portato soltanto altra tristezza. C'era un cosa, però, che avrebbe potuto sistemare tutto. Avrebbe potuto impedire alle persone di odiarla."
Come in ogni fiaba, ci sono i cattivi - le Moire che disegnano le mappe del destino - e ci sono i buoni, come il marchese de la Chance che fa di tutto per cambiare i tragitti già segnati. Nel suo aiuto, una squadra degna di un mondo incantato: musicista, acrobati, mangiafuoco, cartomante, la diva, lo scienziato, la scimmia Nelson. Il percorso di Isabelle è pieno di minacce che mettono a rischio la sua vita e l'unica speranza di salvarsi è ritrovare se stessa.
La nostra protagonista è provata dall'odio e dall'indivia sin da quando la bellezza di Ella ha cominciato a dare i suoi benefici. Costretta dalla madre a tagliarsi le dita del piede per calzare la scarpetta di cristallo, poi derisa e giudicata da tutto il paese per aver sabotato la vita dell'attuale Regina, Isa sembra una brutta persona sia dentro che fuori. Lei stessa ne è convinta di esserlo e l'unica speranza che le rimane è farsi aiutare dalla magia di Tanaquill.
"Invidia, rancore, vergogna: Maman li aveva sfregati contro il cuore di Isabelle e Tavi fino a scorticarli. Era scaltra e ingegnosa. Aveva iniziato presto, aveva iniziato dalle piccole cose. Sapeva che anche le minuscole ferite, se trascurate, possono infettarsi, ingrossarsi e far diventare nero un cuore."
Conosciamo tutti la storia di Cenerentola. Ognuno di noi ha odiato le sorellastre brutte e cattive. Ebbene, "Stepsister" racconta una versione della storia mai immaginata prima. Forse vi piacerà ancora di più.
C'era una volta una ragazza felice, goffa e con lo spirito da guerriera. Amava andare a cavallo ed era appassionata delle storie dei grandi generali insieme a Felix, compagno di avventure e il suo primo amore. Ma un giorno, qualcuno si è rifiutato di darle un bonbon perché era brutta. Ha deciso allora di odiare Ella, che invece lo ha ottenuto senza sforzi. Ha deciso di odiare anche Felix, per averla abbandonata. Il suo cuore non è stato più lo stesso.
La vita di Isabelle è fatta di regole, restrizioni, pregiudizi, sottostima; una triste solitudine che si è trasformata in rancore, ribellione, cattiveria. Ma è rimasto il rispetto per Maman, la pazienza, il lavoro sodo e umile, l'affetto per la sorella e i ricordi malinconici di tutti i pezzi persi per strada.
Izzy è circondata anche da persone che l'accettano così com'è e l'aiutano a farsi coraggio per affrontare il viaggio verso la propria felicità. Conosceremmo una ragazza diversa, più matura e più consapevole delle proprie capacità. Una versione della "brutta sorellastra" che non avevamo conosciuto prima e che ci entrerà nel cuore a piccoli passi, durante i capitoli brevi che compongono la sua storia. "La vera bellezza risiede nel coraggio" e la nostra protagonista ne ha da vendere.
《Tu mi spaventi, Isabelle. Non ho mai conosciuto una ragazza come te. Sei una combattente, feroce come il diavolo. Non ti dai mai per vinta. Non sai cedere. Non ho mai visto qualcuno raccogliere cavolfiori tanto in fretta soltanto per una scodella dell'insipida minestra di mia madre. Non hai bisogno di nessuno, tu.》
Jennifer Donnelly ci immerge in un mondo oscuro, nel quale nulla è scontato o lasciato a caso. Nonostante le 463 pagine, lo stile dell'autrice agevola la lettura in breve tempo. Personalmente, ho apprezzato molto questo retelling e sono curiosa di leggere altri.
"Le fiabe ci dicono le cose come stanno. Ci dicono qualcosa di intimo e di essenziale: che i boschi sono veri e oscuri e abitati dai lupi. Che a volte, ci sorprenderemo a esserci smarriti in essi, senza speranza. E anche che noi siamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno - fegato, cervello e forse una tasca piena di briciole di pane - per ritrovare la strada di casa."
Spoiler allert!
"Stepsister" diventerà un film e io non vedo l'ora di vederlo.
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