lunedì 24 agosto 2020

☆ Recensione ☆ Kira Shell - Kiss me like you love me 2. A dangerous game


Dopo essere sopravvissuta a stento all'attacco di Player 2511, Selene decide di tornare a Detroit con la madre per riprendere le redini della propria vita e tentare di dimenticare Neil, i suoi occhi dorati e il suo atteggiamento contraddittorio. Nonostante ormai si sia resa conto di provare sentimenti profondi per lui, la ragazza ha infatti compreso che Neil non è in grado di lasciarsi amare da nessuno, tanto meno da lei, e che la sua psiche è segnata da cicatrici indelebili che non gli permettono di vivere una vita normale. 

Tuttavia, quando lo rincontra dopo qualche tempo, Selene si accorge di non poter fare a meno di Neil e di voler provare a stargli accanto lo stesso, nonostante le difficoltà. Il ragazzo si trova così a dover lottare contro se stesso e i suoi mostri nel tentativo di ricambiare Selene, seppure a modo suo. Come se ciò non bastasse, Neil è costretto a stare all'erta, perché Player 2511 è ancora in agguato e determinato ad avere la sua vendetta. Nessuno è al sicuro e la paura è tanta, perché la posta in gioco è la vita stessa... Il secondo volume della serie di Selene e Neil.

Serie "Kiss me like you love me", vol. 2 /4. Finale: Cliff-hanger (Non autoconclusivo). 

Romanzo precedente: Let the game begin

Genere: Dark Romance 

Editore: Sperling & Kupfer

Data pubblicazione: 08/10/2019


Recensione: 

🌟🌟🌟🌟🌟


"I bambini temevano che i mostri si nascondessero sotto il letto, dietro le tende o nella cabina armadio, ma non era così. 

Loro passeggiavano nel nostro mondo, avevano un aspetto ingannevole e un sorriso misterioso. 

Ti porgevano la mano e ti offrivano una caramella, poi ti invitavano gentilmente a seguirli. Li, nel buio, in un posto torbido e sconosciuto, ti strappavano la pelle e le tue urla si spegnevano nella lenta agonia."


La seconda parte della serie "Kiss me like you love me" ci fa conoscere ancora meglio Neil e i suoi tormenti, ma anche la trasformazione di Selene: più matura e più determinata. Rispetto al volume precedente, "A dangerous game" ci regala momenti intensi, concentrati sul legame tra "Mr. Incasinato" e la sua Trilli, una connessione ormai difficile da negare o censurare. 

Neil è in continua lotta tra giusto e sbagliato, tra desiderio e proibito, distacco e fiducia. Il suo cuore non è abituato a provare sentimenti, a empatizare, a consolare. Ma in un angolo segreto, conserva l'immagine di Selene, l'unica in grado di trasportarlo in un mondo migliore, lontano dal suo passato. 


"L'avevo sempre respinta, ma la volevo come se non l'avessi mai avuta o come se fossimo stati sempre insieme e, d'improvviso, me l'avessero strappata."


Tornata a Detroit dopo l'incidente provocato da Player2511, Selene cerca di riprendere i redini della vecchia vita prima di New York, prima di Neil. Ma la sua assenza è una continua presenza che aumenta il desiderio di averlo vicino, di conoscerlo meglio e sopratutto, di capirlo. 


"Cosa eravamo io e lui? Che cosa eravavamo stati un tempo? Non eravamo un noi, ma eravamo qualcosa. Non c'era alcuna categoria, nessuna etichetta, nessuna definizione da attribuirci. Eravamo ciò che eravamo, forse non ancora un tutto, ma di certo non un niente."


"Avremo continuato a cercarci per evitare di perderci. Perché eravamo troppo vicini, per essere lontani."


Con il passare del tempo, Selene cerca di mettere insieme i pezzi del puzzle che definisce la personalità complessa di Neil, rendendosi conto di non poter fare a meno di lui, a costo di soffrire. Gli occhi color miele usano un linguaggio taciuto che solo lei riesce a decifrare. Riuscirà ad essere abbastanza forte da abbassare i muri che si è creato intorno il suo amato? 


《Mi hai insegnato a non credere nelle favole, a ricostruire i sogni quando una tempesta li distrugge. Mi hai insegnato a essere più forte, ad affrontare la vita a testa alta perché è piena di insidie e ostacoli. Mi hai insegnato a essere una donna, anche se in fondo sappiamo entrambi che sono ancora una bambina. Mi hai insegnato a essere paziente, perché le persone speciali richiedono tempo per essere comprese.》


Nonostante ho trovato la prima parte un po' ripetitiva, come dei deja-vu del romanzo precedente, Kira Shell si è confermata una scrittrice eccezionale, capace di regalare emozioni portate all'estremo. Ci sono momenti teneri, insoliti per un personaggio anaffettivo come Neil, momenti che spezzano letteralmente il cuore, per poi lasciare l'indelebile impronta di una storia unica nel suo genere. 

Una storia che lancia fortissimi segnali d'allarme sulla responsabilità genitoriale e sopratutto sulle conseguenze devastanti dell'abuso. 

L'amore non è abbastanza per curare le ferite, per cacciare il male capace di risucchiare l'anima. Ma può essere l'unica ancora di salvezza per chi è stanco di lottare. 

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