venerdì 29 maggio 2020

☆ Recensione ☆ Gianni Brandi - A volte anche la luna è piatta



La tranquilla vita di Roberto, ingegnere edile napoletano, viene sconvolta una mattina di Aprile del 2018. Svegliatosi di soprassalto, entra nella camera da letto della figlia Martina di sette anni, ma la trova vuota. Della bambina nessuna traccia. Perfino la moglie, la madre della bimba, nega l’esistenza di Martina e appare completamente diversa dal giorno prima: non più una mamma trascurata, ma una donna in carriera perfettamente curata e con abiti griffati. 
Roberto si mette alla ricerca della documentazione che possa testimoniare l’effettiva esistenza della bambina, ma invano: Martina non risulta da nessuna parte, né negli archivi della clinica dov’è nata, né all’ufficio anagrafe. Si reca anche presso la scuola frequentata dalla figlia, ma nessuno la conosce. Incontra uno strano uomo che lo conduce in un borgo d’altri tempi e gli mostra una foto che ritrae Martina abbracciata ad una donna sconosciuta. È così che ha inizio l’avventura di un padre alla ricerca di una figlia forse mai esistita, un viaggio che lo porterà in un universo di legami e situazioni che superano i confini spazio-temporali...perché, in fondo, siamo noi che con le nostre scelte decidiamo il nostro destino, nel presente, nel passato o nel futuro.


Genere: Narrativa | Editore: Aletheia
Data pubblicazione: 1/01/2020

Recensione: 
🌟🌟🌟

Roberto è un uomo di carriera. Il suo impegno nel lavoro è un'ottimo biglietto da visita e i clienti non gli mancano. Sua moglie, Magda, si sta dedicando alla crescita della loro figlia, Martina, di 7 anni. All'improvviso, un evento strano sconvolge la vita dell'ingegnere: la piccola Martina scompare senza traccia e insieme a lei, tutti gli oggetti personali che ricordano la sua esistenza. La moglie sembra cambiata, ringiovanita, e sembra che non ricordi nulla della figlia, come se non fosse mai esistita. Tutto sembra un incubo: inutili i tentativi disperati di parlare con le persone dove la figlia studiava, gli amici o addetti dell'anagrafe: Martina non risulta nella memoria dei conoscenti o nei archivi. L'unica persona che sembra conoscere gli avvenimenti è un uomo strano, che compare e scompare davanti a Roberto quando meno se lo aspetta e insieme a lui, tornano immagini di una realtà lontana nel tempo e spazio.

"In mezzo alle incontaminate distese di terra mi apparvero le prime luci serali e in profondità la luce giallastra che faceva da magico contrasto all'azzurro del cielo, di cui ammirai la limpidezza incontaminata. In alto emergeva il brillo delle prime stelle del firmamento che pulsavano di luce nitida. E pensai per un istante che mentre stavo vivendo un inferno, in fin dei conti, non ero tanto lontano dal paradiso."

La quotidianità non è più la stessa. Tutto perde valore davanti alla continua ricerca della figlia, Martina, mentre Roberto si sente perso e impotente davanti ai cambiamenti davanti ai suoi occhi. L'unico in grado di dargli una spiegazione è l'uomo misterioso, che lo inquieta ulteriormente con parole apparentemente prive di senso. 

"Ripensai all'uomo che aveva stravolto la mia vita. Alcune sue parole si insediarono come un tarlo nel cervello. 《È la conseguenza delle tue azioni...》e io non avevo la più pallida idea di cosa intendesse. Voleva forse mettermi alla prova. Certo, ma che colpe avevo da espiare?" 

 Tra una realtà effettiva e una immaginaria, il protagonista non si riconosce più. Inizia a provare sentimenti da tempo appassiti e la vita di prima sembra essere priva di stimoli. L'unico posto dove sente di appartenere è lontano, pieno di misteri e di persone che custodiscono segreti dietro una maschera di tranquillità. 

"Mentre stavo fermo e in silenzio, percepii due distinte personalità serpeggiare nella mia mente: una di indole tradizionale, di uomo dedito alla famiglia e al lavoro, con la testa rigorosamente sulle spalle, e l'altra, nuova e inimmaginabile, che mi spingeva ad assaporare ogni emozione nella sua più profonda vitalità e a sfidare tutte le leggi del tempo e della fisica pur di abbandonarmi a fremici di passione." 
Un racconto intrecciato tra realtà e fantasia, giusto e sbagliato, bene e male. L'apprensione che tutte le azioni hanno delle conseguenze, anche sulle persone intorno. La disperazione di un padre, disposto a tutto pur di salvaguardare la vita della figlia. Non manca il suspense e una descrizione accurata dei ambienti. Un colpo di scena finale che lascia spazio a riflettere sull'intero trama. Una conclusione che può piacere o meno, personalmente l'avrei preferito diversa. 

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